Odore di sigaro… di Maruzza Dardanoni
a Palermo c’è un luogo che non è proprio felicissimo, il Palazzo di Giustizia.
in questo palazzo ci sono due stanze, la stanza del giudice Falcone e la stanza del giudice Borsellino.
un uomo di buona volontà, una bella persona, negli anni ha raccolto tutto quello che riguardava i due giudici ridando alla luce le loro stanze. quest’uomo si chiama Giovanni Paparcuri.
è rimasto ferito nell’attentato che costò la vita al giudice Chinnici e poi fu reclutato da Falcone come “segretario”. aveva la stanza accanto alla sua e a quella di Borsellino.
ha vissuto gomito a gomito con loro per anni, condividendo gioie, dolori, segreti.
le stanze sono state aperte al pubblico a maggio scorso. una mattina ero in tribunale, il 31 maggio per l’esattezza. avevo letto di lui su facebook e avendo finito presto il mio lavoro sono andata a trovarlo. ancora le visite non erano state ufficializzate e quindi ho avuto la fortuna di essere una delle prime e di avere Giovanni e le stanze tutte per me.
“buongiorno potrei visitare le stanze?”
“scusi lei chi è?”
“sono una segrataria di uno studio legale mi chiamo Maruzza Dardanoni e lei chi è?”
“io sono Giovanni Paparcuri, il custode, ma ancora le visite non sono aperte al pubblico”
“la prego non le faccio perdere molto tempo”
e così è iniziata la mia visita, il mio tuffo nella memoria e nel dolore. ho visto le poltrone dove si sedevano i due giudici, le anatre che Falcone collezionava, le decine, si decine, di portaceneri nella stanza di Borsellino. la scatola di sigari di Falcone, i fogli scritti a mano, la borsa poggiata sulla poltrona di Borsellino e i ricordi, i ricordi di Giovanni.
ho ascoltato i racconti di Paparcuri, i suoi ricordi, degli uomini prima che dei giudici.
e io che mi scuso perchè odiavo quelle sirene, quelle macchine che sfrecciavano per la città e piangendo io e Giovanni ci abbracciamo. pensate che lui che non fuma tiene sempre in mano un sigaro acceso perchè nelle stanze si senta l’odore del fumo che, come ben sapete, era un “vizio” che accomunava Paolo e Giovanni.
adesso io e Paparcuri siamo amici, ogni tanto ci incontriamo in quel palazzo non felicissimo e io penso che lui sia un dono si un dono mandato da Falcone e Borsellino perchè le loro memorie, se ce ne fosse bisogno, restino vive in noi.
ormai le stanze museo sono visitate da tantissime persone che arrivano da tutta Italia e anche dall’estero. se ancora non lo avete fatto andate a trovare i nostri giudici perchè tra le stanze ancora si sente il loro profumo, si sentono le loro parole e le loro risate.
scusate se non posto foto di quell’incontro ma penso sia meglio che guardiate con i vostri occhi, quelli del cuore.
Maruzza
http://www.palermofelicissima.it/2017/10/27/palermo-e-bella-si-di-maruzza-dardanoni/
Bellissimo “pezzo” di Maruzza, che ci regala un’altra perla delle sue e ci conduce, senza giocare con la retorica, nell’intimità degli studi dei due Giudici. Se vi piace, condividevo con i vostri amici, Maruzza lo merita !
Marcello sei sempre molto gentile con le mie parole, grazie di cuore
Maru è bellissimo.
Dentro ci siamo tutti noi.
La parte migliore della nostra “palermitanitá”, quella che continua a combattere e non abbassa la testa.
Bellissimo..
Con poche parole ci hai portato in quelle stanze e ci hai dato un tuffo al cuore..
Soprattutto a chi, come te, come me, allora sentiva ed odiava quelle sirene che significavano blocchi, confusione, intrusione nella propria quotidianità.. E POI.. ebbe a pentirsi amaramente di quei sentimenti ostili..
Grazie maruzza…
grazie a te Paola Pace la, spero che tu vada tra quelle stanze, merita
Me lo sono ripromesso meno di un ora fa..🙂
😀
Maru…. No, niente.
TVB
Bravissima Maruzza.
La lettura del pezzo mi ha fatto venire i brividi.
Penso che qualunque commento sia comunque riduttivo.
Grazie
ub abbraccio
Mare Maru
Bello. Commovente. Mi piace tanto
Marcello mi commuovi, grazie
Emozionante pagina di “Memoria di Legalità”!
molto gentile Marcello
Indimenticabili!
Grazie, Maruzza! Bellissimo!
Grazie a te Giulia
🌹 Non posso che esserLe grato Maruzza – Mare Maru , per averci risparmiato la , tristemente consueta , trita e ritrita , dose di falsa retorica , ahìnoi ricorrente , quando si affrontano temi del genere : la Sua schiettezza , invece , ci ha restituito le personalità di due uomini , due amici peraltro , che continuavano a fare il loro dovere , malgrado tutto ; sicchè , bontà Sua , amo ricordarli così , colla loro “ svampusa “ , ( VVLGO sigaretta ! ) , perennemente accesa , pèndula dalle loro labbra …
FrancescoVital grazie davvero. Ho semplicemente raccontato o almeno ho provato a farlo, ciò che ho sentito quel giorno.
🌺 È il sottoscritto ad esserLe grato , Maruzza : direi che ha colto nel segno . Colgo l’ occasione , per augurarLe un fulgido anno nuovo ! ⛄ 🎅 ✨ 🌟 🎄
Ringrazio e ricambio con gioia
Maru come sempre entri, con le tue parole, nell’anima di chi ti legge
Livia
con molta commozione volevo dirvi che Giovanni Paparcuri ha condiviso questo scritto ma ha fatto un piccolo appunto: lui il sigaro lo fuma da anni. Non ricordavo questo particolare e me ne scuso con Voi e con lui già l’ho fatto. vorrei anche ringraziare chi tra di Voi ha condiviso lo scritto ma non riesco a vedere i nomi, quindi ringrazio tutti Voi che mi avete letta- Buon anno
Grazie ! semplicemente grazie!!!!❤
Anna Maria Corrao grazie a te di cuore