Il presepe dentro la… “Fornace” di Antonella Ferraro
Il presepe dentro la… “Fornace”
Cari Felicissimi,
ho fatto una bella “scoperta” e voglio condividerla con tutti voi.
Dei miei cari amici mi hanno segnalato un luogo dove vedere un meraviglioso Presepe realizzato dal maestro Giuseppe Bennardo.
Il presepe è pazzesco, bellissimo. Riduttivo descriverlo. Bisogna vederlo.
La cosa ancora più incredibile è il luogo dove è allestito, all’interno delle “Antiche Fornaci Maiorana”.
Prima di adesso non avevo la minima idea dell’esistenza di questo luogo: si trova alle Falde del Monte Pellegrino.
Un posto assolutamente affascinante. Un pezzo di storia della nostra città.
“Le antiche fornaci sono un complesso di archeologia industriale costituito da due fornaci per la produzione di calce viva e da un frantoio per la produzione di inerti.
Le fornaci si sviluppano sotto tre livelli.
Dal primo si vedono emergere le canne fumarie. Il materiale calcareo veniva estratto dalla cava di Monte Pellegrino e trasportato alle fornaci su carretti trainati da cavalli.
Successivamente la pietra, ridotta in piccolo pezzi più piccoli, veniva inserita dai braccianti nelle apposite bocche.
Al secondo livello inferiore troviamo le bocche dalle quali veniva alimentato il fuoco con legna e carbon fossile fino a raggiungere la temperatura di 900 c°.
Ogni fornace aveva quattro bocche diametralmente opposte, una di queste era considerata la bocca principale, attraverso la quale gli operai, con lunghi assi colpivano violentemente il grappolo di calce già cotta, per far si che questo si sbloccasse e scendesse giù al terzo livello.
Scendendo al terzo livello si passa attraverso stretti cunicoli scavati nella calcarenite.
In questa terza ed ultima fase gli operai aprivano la bocca posizionata sulla verticale della fornace sbarrata da una lamiera e pali di ferro che venivano sfilati gradualmente per consentire il passaggio della calce cotta, quindi caricavano i carrelli (oggi ancora esistenti come è ancora esistente tutta la strada ferrata sulla quale camminavano i carrelli) che venivano poi portati in superficie.”
La sensazione provata alla fine della visita è difficile da spiegare.
Mentre scendevamo i tre livelli mi sentivo come una scolaretta in visita a Cinecittà dove, da un momento all’altro, può anche comparire Indiana Jones…
Comunque posto incredibile, misterioso ed interessantissimo.
Antonella Ferraro
Posto molto emozionante
Ti sono molto grato , Caro Marcello per questa , gradita ed utile , notizia . Ricordo bene invece , come ritengo gran parte di noi , la “ Mattoneria a Vapore Puleo “ , nella borgata di Acqua dei Corsari , visibile percorrendo Via Messina Marine . Il Cav. Giuseppe Puleo nel 1878 , costruì una nuova fabbrica di laterizi , modernamente attrezzata , dove lavoravano circa un centinaio d’ operai . Sono dei siti molto evocativi …