Gli eventi di Palermo Capitale della Cultura, 18 marzo 2018
Riceviamo e volentieri pubblichiamo:
ANTONELLO INCONTRA LAURANA …E McCURRY
Tre artisti, tre arti, tre profili femminili. Allestimento straordinario al Museo Abatellis e lectio magistralis di Sgarbi
in vista della grande mostra su Antonello da Messina prevista a fine ottobre
20 marzo – 22 aprile | Museo Abatellis
L’idea è affascinante: far guardare tra loro opere diverse per natura – un dipinto la prima, una scultura, la seconda – che dal 1954 si trovano nello stesso palazzo ma in stanze separate e che sembrano richiamarsi nelle pose e nelle espressioni. Il palazzo è il Museo Abatellis. Le opere sono due capolavori del Quattrocento: l’Annunciata di Antonello da Messina e il Busto di Eleonora d’Aragona di Francesco Laurana. Due dei “pezzi” più importanti esposti al museo su cui, in questo allestimento straordinario, si poggia, incrociandosi, un terzo sguardo, quello di Sharbat Gula: un’altra donna, ritratta in un’altra forma d’arte – la fotografia – e in un altro tempo, il nostro. Gula è la ragazza afgana dagli occhi verdi e il mantello rosso fotografata da Steve McCurry nel 1984, conosciuta ormai in tutto il mondo. Dal 20 marzo al 22 aprile (mar- ven ore 9 – 19; sab – dom ore 9-13) le tre opere saranno esposte nella stessa sala della Galleria. Il 19 marzo alle 12 l’evento sarà presentato in conferenza stampa da Vittorio Sgarbi.
Il dialogo di sguardi tra queste donne, diventa così metafora di un confronto fra mondi distanti nel tempo e nello spazio che hanno sempre rappresentato terre di confine e di incontro: la Dalmazia e le riviere adriatiche da cui proveniva Laurana. la Sicilia di Antonello, l’Afghanistan di Sharbat Gula nell’obiettivo di Mc Curry.
La mostra costituisce il preludio della programmazione che Palazzo Abatellis dedica al Rinascimento in pittura e scultura, partendo dalle sue opere manifesto, per arrivare alla mostra che per la prima volta, dai musei d’Italia e d’Europa, porterà la pittura di Antonello da Messina a Palermo e a Palazzo Abatellis. Per tutta la durata della mostra, in programma un calendario di preludi di musica classica, incontri tematici, reading e visite guidate.
LA SCUOLA DI PALERMO IN MOSTRA AL RISO
Da Bazan a Di Piazza gli scenari da day after e risacca quotidiana in un’operazione inedita ideata da Sergio Troisi 22 marzo – 25 aprile | Museo Riso
Palermo, fondale e ossessione, scenario da “dayafter” e risacca quotidiana, emblema – nelle sue contraddizioni – di tutte le periferie del mondo. Al Museo Riso da giovedì prossimo al 25 aprile, si apre una mostra che racchiude gli artisti della cosiddetta “Scuola di Palermo”. Sotto osservazione le opere di Alessandro Bazan, Francesco De Grandi, Andrea Di Marco (scomparso sei anni addietro), e Fulvio Di Piazza.
Un’operazione inedita, condotta per Riso dal curatore, Sergio Troisi, con la collaborazione di Alessandro Pinto, e che per la prima volta mette a fuoco e rilegge in chiave critica questa stagione felice dell’arte contemporanea in Sicilia che ha visto il ritorno alla pittura come linguaggio d’elezione di una generazione di artisti.
AI CANTIERI C’È NUOVE PRATICHE FEST
Al via l’unico festival dedicato all’innovazione sociale e culturale del Sud Italia. Tra testimonianze e nuove sfide
21 – 25 marzo | Cantieri Culturali alla Zisa
E’ l’unico festival dedicato all’innovazione sociale e culturale al Sud Italia e quest’anno torna in una versione ancora più ampia e partecipata. E’ Nuove Pratiche Fest in programma dal 21 al 24 marzo tra gli spazi del Goethe-Institut e quelli di Cre.zi. Plus ai Cantieri Culturali alla Zisa. Al centro di questa quarta edizione: il tema dei festival culturali con un confronto aperto alle tante iniziative che stanno rivitalizzando la vita culturale dell’Isola e del centro sud, dalle città ai piccoli centri di provincia. Ideato e progettato da CLAC e Pescevolante, il festival è realizzato quest’anno con il Goethe-Institut Palermo e con il contributo dell’ Ufficio Speciale per il Cinema e l’Audiovisivo / Sicilia Film Commission della Regione. Saranno quattro giorni di workshop e tavole rotonde, laboratori e gruppi di lavoro in cui saranno chiamati a confrontarsi a Palermo le più interessanti realtà del Sud Italia che stanno sperimentando pratiche innovative nell’ideazione e organizzazione di festival culturali.
LA BUSSOLA // Itinerari sulle nuove rotte di Palermo
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1. TOUR IN BICI, IL CONSIGLIO DI VANITY FAIR
Per Vanity Fair Palermo è al primo posto tra le mete da non perdere nella primavera che sta per arrivare. Il settimanale pubblica sul proprio sito un articolo, consigliando ai lettori dieci luoghi in cui trascorrere un weekend indimenticabile e in cima mette proprio Palermo per il ricco programma di Palermo Capitale della Cultura. La rivista consiglia di visitare la città in bicicletta. I bike tour sono una delle novità più recenti del turismo in città. Negli ultimi anni, non solo il Comune ha avviato il servizio di bike sharing, ma sono nate tante associazioni e aziende che si occupano di turismo lento sulle due ruote.
2. UNA GIORNATA AL CONSERVATORIO
Ogni giorno passare davanti al Conservatorio, significa entrare in un’altra dimensione, rapiti dalle melodie degli allievi che vengono fuori dalle finestre delle aule su via Squarcialupo. Oggi, domenica 18 marzo, dalle 10.30 alle 13 e dalle 17.30 alle 20 lo sarà ancora di più: il Conservatorio Vincenzo Bellini apre infatti le porte alla città con un concerto non stop che vedrà esibirsi alcuni dei suoi migliori allievi per inaugurare il nuovissimo Steinway gran coda, acquistato di recente dall’istituto. Una lunga carrellata di esibizioni – ognuna di 30 minuti – per un repertorio che unisce grandi classici a brani di autori contemporanei e di giovani compositori. Musiche di Mozart, Chopin, Beethoven, Rachmanivov, Prokofiev, Bach, Liszt, Clementi, Schiavone, Poulenc, Franck e di Davide Spina, allievo del Bellini. L’ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti.
3. LA TRADIZIONE DELL’ACQUA E ZAMMÙ
Per trovare le origini dell’acqua all’anice bisogna tornare indietro nel tempo fino alla dominazione araba. Ma a Palermo l’acqua e zammù è soprattutto un luogo della città – la Fieravecchia, oggi piazza Rivoluzione – e un marchio: Tutone. Da qualche anno, il giovane Ugo Maria Tutone, ha deciso di trasformare una parte della vecchia fabbrica di famiglia alle spalle dello storico Palazzo Ajutamicristo, in un museo dove poter riscoprire il legame profondo che lega questa bibita ai palermitani. Ieri, fino alle 23 è stato possibile partecipare alla notte dell’Anice con guide della cooperativa Terradamare e la famiglia Tutone e ascoltare un racconto lungo duecento anni, tra macchinari moderni e antichi e immagini d’epoca. La prossima visita guidata sarà il 9 giugno.
(di seguito, il link a ns. articolo dedicato all’argomento)
http://www.palermofelicissima.it/2017/10/14/zammu/
DA NON PERDERE
Mostre
fino al 31 marzo | Comics Parole e Immagini | Cantieri Culturali della Zisa
fino al 31 marzo | Liber Fare | Palazzo Ziino
fino al 24 marzo | Ricordi futuri 3.0 | Fondazione Sant’Elia
fino al 22 aprile | Madame Pinin | Museo Civico di Castelbuono
fino al 24 aprile | Despuès de la tierra, todo | Chiesa di Sant’Eulalia dei Catalani
fino al 20 maggio | Il ritorno di Franca Florio | Villa Zito
Teatro
fino al 20 marzo | Uno che conoscevo | Teatro Libero
fino al 18 marzo | Quello che non ho | Teatro Biondo
fino al 18 marzo | La Veglia | Teatro Biondo
20 -22 marzo | Milite Ignoto | Teatro Biondo
23 marzo – 7 aprile | Mozart il sogno di un clown | Teatro Biondo
Musica
21 marzo | Fra Diavolo | Teatro Massimo
23 marzo | La musica americana | Politeama Garibaldi
testi e foto dalla rassegna stampa inviataci da “Palermo Capitale della Cultura 2018”