I Florio, di Luisa Trapani, III parte

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I Florio Parte III

Adesso le sorti dei Florio sono ben lontane da quando si diceva a Palermo “facchini fortunati”.

Ignazio jr (1869-1957) fu cresciuto tra le fasce d’oro come si dice da noi, visse una gioventù agiata, piena di viaggi di studi specifici e soprattutto visse all’ombra di un padre capace, che fu il consolidatore dell’impero economico dei  Florio.

Ignazio conosce il bel mondo, quello dell’aristocrazia che conta e della finanza ed essendo anche un bel giovanotto aveva la fama di essere un “tombeur des femmes”.

Comunque nel  1893 dopo un fidanzamento contrastato, sposa Francesca Iacona di San Giuliano, figlia unica del barone Pietro e di Costanza Notarbartolo.

Il matrimonio avvenne a Livorno il 23 febbraio e fu celebrato sottotono. Nella bellissima partecipazione di nozze vediamo che nella presentazione degli sposi manca il nome del padre di Ignazio, venuto a mancare a Palermo pochissimo tempo prima.

Ma perché il matrimonio fu celebrato a Livorno? La domanda sorge spontanea.

A quanto pare il barone Pietro stanco dei numerosi pettegolezzi su Ignazio aveva deciso di trasferire la famiglia e di vivere proprio a Livorno, per allontanare Francesca dal giovane Florio.

Il  matrimonio comunque unì i due giovani che erano  evidentemente innamorati.

Franca e Ignazio dopo il matrimonio andarono ad abitare nella reggia dell’Olivuzza. Per loro fu ricavata un’intera ala, tanto grande da richiedere la presenza di ben 20 persone a servizio!

Alle loro feste parteciparono i più bei nomi del gotha internazionale, dai Rothschild con cui i Florio avevano intrecciato rapporti di lavoro ai Vanderbilt, ai Morgan ed anche Regine e Re ecc.

Nasce così il mito di una donna che fu definita la regina di Palermo, perché seppe sempre essere ambasciatrice  nelle corti del mondo, nel periodo più felice della nostra Palermo.

Intanto continuava l’ascesa del giovane Florio.

Nel 1896 ad Ignazio fu offerta la vice presidenza del credito mobiliare, la cui sede era in Toscana.

Ignazio decise di aprire uno sportello, nel già esistente Banco Florio & C. (l’esperimento non fu felice e dopo pochi mesi il credito mobiliare fallì. A questo punto Ignazio si sentì moralmente obbligato a risarcire di persona tutti quelli che avevano avuto fiducia nel Banco Florio affidando loro il proprio denaro.

Anche il settore delle zolfare fu rilanciato dal giovane Ignazio e nel 1896 costituì a Londra “l’anglo Sicilian Sulphur Company”, riuscendo ad aggregare tanti piccoli proprietari e prendendo lui stesso alcune zolfare in affitto dai nobili siciliani.

Nel 1899 vennero avviati, grazie al suo impegno finanziario i lavori per la costruzione dei Cantieri Navali di Palermo, che vennero dotati di strutture e macchinari all’avanguardia.

Agli albori del 1900, il nome dei Florio destava rispetto, ora di loro si diceva “Binidittu dunni passa”!!!

Luisa Trapani

per leggere le altre puntate, clicca qui:

Il ritratto di donna Franca:  http://www.palermofelicissima.it/2018/02/23/bentornata-franca-florio-antonella-marcello/

I Florio, I parte: http://www.palermofelicissima.it/2018/03/10/florio-luisa-trapani/

I Forio, II parte: http://www.palermofelicissima.it/2018/03/15/1250/

Ignazio e Franca Florio

 

foto marcello mussolin

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