Nero come un Turco di Marcello Troisi

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Dalle cucine delle case palermitane escono spesso dolci buonissimi e casa mia non faceva eccezione. Però anche il cuoco più esperto può incappare in un piccolo incidente: così fu che mia madre, davanti ad una torta un po’ bruciacchiata, disse: “mi venne turca!” per dire che era scura, bruciata.

In siciliano la parola “Turchi” è usata in genere per indicare le persone di colore, indipendentemente dalla regione di origine, ma si estende volentieri a tutto ciò che è scuro.

La cosa però è strana perché i Turchi sono di carnagione chiara. Alcuni sono proprio chiarissimi e tantissimi sono discendenti dalla dinastia Ottomana, quindi chiari di carnagione.

La verità sta nella storia antica in cui i pirati del Mediterraneo saccheggiavano le coste siciliane: alcuni fra questi erano veramente turchi, ma la maggior parte di loro erano berberi chiamati “Mori” (neri).

Se la parola “Mori” non è chiara, per quanto familiare, c’è una ragione. Sebbene sia un termine ampiamente utilizzato nell’arte, nella letteratura e nei libri di storia, in realtà non descrive una razza o un’etnia specifica.

I siciliani non erano in grado di capire la differenza, quindi presumevano che fossero tutti turchi.

Ad aggravare questa credenza, ci fu un grave episodio di sangue in Sicilia.
Nell’agosto 1799, la flotta ottomana (turca) si fermò per una visita nel porto di Palermo. L’ammiraglio, il vice ammiraglio e alcuni alti ufficiali furono invitati a pranzo dal Palazzo della famiglia Palmieri di Miccichè.
Gli Ottomani si presentarono: “luccicanti d’oro, di ricami e gioielli: su di essi non si vedeva altro che perle, scialli e splendide armi; era un insieme sfolgorante”.

Durante la visita a palazzo, un personaggio del seguito dell’Ammiraglio, vedendo una giovane adagiata in una stanza, le si accostò con lo scopo di possederla. Fu salvata dalle persone accorse alle sue grida e l’uomo fu severamente punito.

Sfortunatamente, pochi giorni dopo, alcuni uomini del seguito dell’Ammiraglio vagarono per la città per rapire ed violentare alcune donne.

Nonostante fossero stati puniti e giustiziati dall’Ammiraglio, i palermitani si ribellarono e per le strade della città si andò a caccia dei turchi, fatto che culminò in una vera strage.

Da quel giorno i Siciliani credettero che tutti i turchi fossero cattivi e alleati con i Mori, sebbene così non fosse, anzi…

Nel 711, un gruppo di musulmani nordafricani, guidato dal generale berbero Tariq ibn-Ziyad, prese possesso di Spagna e Portogallo. Con il nome di al-Andalus, il territorio divenne un fiorente centro economico e culturale, dove fiorirono l’istruzione, le arti e le scienze.

Mamma, li turchi!

[Marcello Troisi]

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