Palermo e i bambini, di Maruzza Dardanoni

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E poi dicono che in Italia non nascono più bambini ma Palermo non è Italia ma Sicilia, la terra di mezzo come la chiamo io.Palermo felicissima di bambini per le strade, nei borghi a rincorrersi, giocando a calcio nelle piazze, facendo incazzare i vecchi “tu tagghiu u pallune’
e sdentati loro ridono con il dito medio alzato.

Neonati portati in trionfo con il vento ed il sole, baciati da estranei, minchia somiglia a to soro. 
Bambini di tutte le nazionalità che parlano siciliano, bambini biondi che patrono tedeschi e si chiamano Salvatore.
Palermo è piena di bambini, gioia per gli occhi, fierezza dei nonni.
Abbronzati appena nati, nuotano già nelle pance delle madri e poi sanno sorridere davanti al pane con la milza, mangiato a pochi mesi di vita.
Muoiono i bambini, Giuseppe Di Matteo a ricordare e vi prego vedete Siciliano gost story perché è una storia d’amore nel dolore della morte e non dimentichiamo che siamo bestie.
I bambini a Palermo sono come tutti i bambini del mondo. nascono crescono cantano e piangono poi come le nuvole vanno per il mondo o restano e fanno altri bambini che giocano nelle piazze, alcuni parlando in dialetto ma mamma è universale.

 Maruzza

bambini, palermo

la foto nel corpo dell’articolo è di Lorenzo Pandolfo

foto di copertina m.m.

 

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