Siamo l’esercito del vinile. (marcello mussolin)

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Il popolo del vinile è straordinario.

C’è chi ti mostra con orgoglio il disco dei Beatles “come nuovo”, chi ti vende Barbra Streisand senza sapere chi è, solo 1,99 un’affare credimi… Chi ti guarda e ti “esce” un Jesus Christ quasi nuovo. Lo conosci ? Lo so a memoria, caro amico.

Jesus Christ Superstar l’ho visto a 14 anni. Fu una quasi “iniziazione”: da noi c’erano ancora i musicarelli: Little Tony, Gianni Morandi, Rita Pavone, Albano con e senza Romina.

“Da lì” invece arrivavano Tommy, Quadrophenia e poi ancora Hair (oggi l’ha comprato mio figlio, orgoglio di papà suo: sì, ma mica il soundtrack… quello di Broadway, e che diamine!), The Rocky Horror Picture Show o un più soft Grease.

Quanti dischi abbiamo ascoltato! Se molti di noi “vecchi” conoscono un paio di parole di inglese è grazie anche ai vari “Can you tell me where my country lies? Said the unifaun to his true love’s eyes” o “There’s a lady who’s sure, All that glitters is gold” che giravano incessantemente sui nostri giradischi.

Altri tempi.

All in all, it’s just another brick on the wall.

Ovviamente l’ho (ri)comprato.

C’è Alfio, catanese, che si avvicina e con quella sua cantilena inconfondibile mi domanda se sono un giornalista.

No, un blogger. Un che ?

Fai foto ? aspetta, ti faccio vedere una rarità assoluta: e, nonostante il suo sito di chiami “lospecchiodelrock”, mi mostra orgoglioso la colonna sonora di “Operazione San Gennaro”, film con l’ormai stanco Totò (doppiato da Carlo Croccolo che gli ridà la voce) un bel Nino Manfredi e la straripante Senta Berger.

Questa vale un sacco di soldi, mi dice. Ci faccio anche 200 euro.

E ci sono i ragazzi con i loro papà, uniti dagli AC/DC ed Iron Maiden.

Eccolo, il popolo del vinile. Siamo tutti qua, a emozionarci come bambini dinanzi a reperti storici o a marchiane ristampe con la copertina fotocopiata a colori. Ma vuoi mettere il fascino del vinile?

Luogo comune abusato. Forse. Magari si stava meglio quando si stava peggio, probabilmente non ci sono più le mezze stagioni, ma certo che il vinile… altro che la fredda musica dei cd.

Reperti anch’essi. Ora ci sono I-tunes, Spotify, abbiamo il telefonino con tutta la musica del mondo: ma compriamo ancora gli LP neri con il buco al centro.

Grazie, Palermo, per questa fiera del vinile che diventa ogni anno più interessante. Ai Cantieri Culturali alla Zisa il 2 e 3 dicembre 2017.

Ed io sono stato bravo a limitarmi negli odiosi puntini di sospensione. Forse tra trecento o quattrocento post riuscirò a smettere del tutto.

Baci, marcello.

 

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