Il sangue che ha violato le strade arrivando al mare per farsi alba e tramonto in cento passi che portano al cuore, di Maruzza Dardanoni

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Avevamo ricevuto questa perla di Maruzza Dardanoni, ma per la tipica indolenza palermitana (ci sentiamo, ti telefono, metto una fotina bella…) non avevamo ancora pubblicato nulla.

Provvediamo adesso, utilizzando una foto di nostra scelta, che Maruzza potrà cambiare quando vuole.

Grazie.

Palermo con i balconi vestiti come una signora avanti negli anni che si abbiglia la domenica.
con quel cielo colore indescrivibile che ti fa camminare con il naso all’insù che anche le rondini faticano ad andarsene.
voli di “minchia” in ogni dove, nei salotti buoni dove il dialetto siciliano impreziosisce gli arazzi e nei vicoli, dove il popolo è sangue vero.
e il sangue che ha violato le strade arrivando al mare per farsi alba e tramonto in cento passi che portano al cuore.
del mare non so che dire, guardatelo, bevetelo accarezzatelo e sarà come ricevere preghiera.
Palermo felicissima mia, dell’universo anche dell’immondizia e degli angeli che sono sicura vengano a villeggiare qui. Ogni tanto.
Tra i giardini e le pietre, chiese aperte a volte a cielo aperto, altre piccole nicchie dove rifugiarsi a cercare Maria.
Palermo nei bambini, nell’arrotino e lo gnuri che lustra la carrozza, parrebbe di vedere una contessa arrossire.
me la vado a prendere Palermo tra le ciglia e l’anima.

6 pensieri riguardo “Il sangue che ha violato le strade arrivando al mare per farsi alba e tramonto in cento passi che portano al cuore, di Maruzza Dardanoni

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