Museo del costume Raffaello Piraino

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Palermo Felicissima ha il piacere di presentare la Fondazione Museo del Costume Raffaello Piraino.
A partire dal 1 novembre 2020 proponiamo una serie di visite collegate alla Fondazione, che costituiscono una esperienza da non perdere.

Alla fine potrete trovare tutte le informazioni per la visita.


Gli amici lo chiamano “Professore”: Raffaello Piraino ha creato, con la propria passione, un momento di aggregazione artistica, costituendo un collante naturale fra diverse espressioni culturali palermitane.

Quello che più ci ha convinto nella pubblicazione, è stato senza dubbio l’incontro con la sua personalità geniale e al contempo pacata.

Il Professore ha alternato l’attività di pittore a quella di studioso e docente di  Storia del Costume presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo.

Nell’ultimo trentennio si è dedicato alla raccolta di una collezione personale, composta da circa cinquemila reperti tra abiti e accessori d’epoca, che vanno dal 1700 alla prima metà del 1900, provenienti dalle più illustri ed aristocratiche Famiglie isolane

Raffaello Piraino fotografato da Ferdinando Scianna

I natali di Casteldaccia e l’educazione ricevuta nell’antica famiglia da cui proviene, certamente gli giovano nella propria visione artistica, così come è accaduto a tanti poeti e pittori siciliani, cui le origini provinciali hanno di sicuro potenziato il sentimento estetico, per raffronto con la realtà metropolitana.

Si diploma al Liceo Artistico di Palermo e contemporaneamente ottiene il Diploma di mosaicista nell’annesso corso libero e, ancora sedicenne, inizia gli studi universitari presso la facoltà d’Architettura della stessa città

Pur avendo vinto la cattedra di Discipline Pittoriche per la scuola media e superiore, è chiamato ad insegnare tecnica del mosaico nel nascente Istituto Statale d’Arte di Monreale.

Nello stesso anno si iscrive al Corso di Pittura nell’Accademia di Belle Arti di Palermo, dove ha la fortuna di avere come Maestri alcuni dei più illustri artisti del periodo.

Le mostre personali sono un appuntamento annuale per la città di Palermo

Tra gli anni ’60 e ’70 espone anche nel resto d’Italia e in città estere: Monaco di Baviera, Norimberga, Chicago e Salonicco.
Recatosi in Grecia illustra una riedizione dei Lirici Greci, dell’Iliade e dell’Odissea.

Quello che più stimola il Professore e lo porta ad approfondire la sua ricerca e la sete di conoscenza, è certamente l’incontro con alcuni dei più grandi personaggi artistici del ‘900.

L’amicizia con lo scrittore Leonardo Sciascia, con l’antropologo Nino Buttitta (figlio del poeta Ignazio), con il pittore Renato Guttuso, con cui mantiene rapporti assidui e collaborativi, lo stimola creare, insieme all’amico Maurilio Catalano, la bottega “Arte al Borgo”, che diventa presto luogo di incontro frequentatissimo da tutti i pittori e scrittori di quel periodo.

Gli artisti amici e intellettuali

Quasi ogni giorno Leonardo Sciascia si intrattiene nel salottino della Bottega, dove spesso vengono organizzati incontri, mostre e presentazioni con i maggiori esponenti artistici degli anni ’70, ’80 e ’90, con molti dei quali intesse rapporti di amicizia e collaborazione artistica per la propria carriera di pittore.

Negli anni ’70 pubblica diverse cartelle di acqueforti e di litografie, con testi di Leonardo Sciascia e Nello Ponente, imponendosi all’attenzione della critica d’arte più qualificata, sia nazionale, sia internazionale.

L’Ente Lirico Teatro Massimo di Palermo lo chiama a creare le scene e i costumi e il successo riportato gli apre le porte ad altre realizzazioni teatrali, cinematografiche e televisive. Disegna costumi per il Teatro Biondo di Palermo, per sceneggiati della RAI e per altre produzionic inematografiche.

L’Accademia di Belle Arti di Palermo lo chiama all’insegnamento della “Storia del Costume” cattedra annessa al corso di Scenografia e presto
ne ottiene la titolarità. Contemporaneamente inizia a raccogliere reperti
abbigliamentari e accessori appartenuti all’aristocrazia e alla borghesia siciliana.

Raffaello Piraino, negli anni più recenti continua la propria carriera di pittore, disegnatore, costumista e scrittore, insegnando come professore presso l’Università degli Studi di Palermo, per il corso di Laurea in Scienze e tecnologie dell’Arte, dello Spettacolo e della moda.

Oltre a collaborare con i suoi scritti a numerose riviste specialistiche, tiene un ciclo di seminari a Palermo, Siracusa, Messina e Catania sulla Storia del Tessuto in Sicilia e corsi di formazione professionale sul restauro tessile.

Lentamente inizia a raccogliere la collezione di abiti e accessori d’epoca.

Una attenta ricerca, la verifica delle fonti, il confronto dei documenti storici e, non ultime, le donazioni delle famiglie illustri, accrescono la meravigliosa collezione d’abiti d’epoca, fino a costituire un importantissimo repertorio di riferimento per la Storia del Costume italiana.

La collezione conta oggi oltre 5.000 pezzi suddivisi per categorie, inventariati, restaurati e conservati in condizioni climatiche ottimali.
La meravigliosa collezione viene ospitata nella casa del Professore che, grazie alla ricchezza di arredi, opere d’arte, quadri, oggetti archeologici, affreschi e una terrazza con giardino, è a tutti gli effetti una Casa Museo di un fascino assolutamente ammaliante.

La casa Museo
La casa Museo
La casa Museo
La casa Museo


[Marcello Troisi – Palermo Felicissima]