Fontana della Ninfa (Piazza Alberico Gentili) di Antonella Ferraro

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Perché parlare della fontana di piazza A. Gentili?

E’ stato il mio incubo per il periodo della scuola media.

Ecco i fatti.

Ho frequentato la scuola media G. Garibaldi e durante tutte le ore di “educazione artistica” (così si chiamava la materia che oggi invece viene denominata Arte), la Professoressa ci portava a disegnare questa “benedettissima” fontana.

Per capire con esattezza del perché per me fosse un incubo dovete sapere che io non avevo la minima idea di come si tenesse in mano una matita.

Il mio ricordo è il seguente: fogli strappati, cancellature sino a creare buchi sui fogli e soprattutto un continuo rimprovero da parte della Professoressa.

Della serie Ferraro sei negata!

Il primo anno passò nonostante il mio voto in educazione artistica fosse pessimo.

Il secondo anno decisi di metterci un po’ più di buona volontà ma quando mi resi conto che la volontà non bastava deposi le armi.

Il terzo anno invece capii che questa storia iniziava ad avere su di me un effetto antipatico tanto che iniziai a pensare che fosse un attacco personale da parte della professoressa (disamina classica, da studente).

A questo punto però devo raccontarvi un po’ del “modello”, (almeno ciò che appariva ai  miei occhi), di questa insegnante.

La prof in questione si abbigliava in maniera eccentrica con cappelli appariscenti ed abiti multicolori, maquillage perfetto e scarpe pazzesche. La trovavo elegante e distinta nel suo voler essere bizzarra.

Io pensavo ma dove le compra tutte queste stranezze?

C’è da dire che il tutto accadeva negli anni tra il 1974 ed il 1978.

La professoressa in questione non si è mai persa d’animo e con tono suadente quando leggeva nei miei occhi la disperazione più assoluta mi diceva: “non ti preoccupare tanto la disegnerai tante volte finché il tuo disegno non avrà la parvenza di questa fontana”.

Iniziavo a disegnare con l’idea esatta che avrei voluto distruggere questa fontana ed allo stesso tempo mi chiedevo quale pena stessi scontando.

Si potrebbe, banalmente,  concludere che gli insegnanti talvolta non si rendono conto che il loro atteggiamento provoca un certo malessere.

Che sciocchezza. I malesseri sono ben altra cosa.

 

Antonella Ferraro

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