La mia città di mare alle spalle, di Maria La Bianca

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Riceviamo questo gioiello di Maria La Bianca:

La guardo questa città

dall’alto del suo monte io che sono pellegrino da sempre

e come me lei

la mia città di mare alle spalle.

E quanti le hanno voltato le spalle

mentre si rinnova la memoria di una voce

gridata fuori dal carro.

Viva Palermo e la sua santa!

Si sarà affacciata anche lei

Rosalia

fuori dall’oscurità della grotta

e del suo tempo

sul mare

luce da serrare gli occhi

e serbare in petto

per una preghiera e un miracolo.

Dall’alto si confondono i colori

nei passi

di chi attraversa la strada e il mare

come si confonde la lingua

nel mescolarsi di spezie

alla mensa comune

di chi ha fame

e cerca riparo alla tempesta.

Naviganti e artisti

alla corte della poesia

hanno intrecciato

corone di fiori e spine

per il suo capo reclinato sul petto

mentre dorme.

Lei veglia il nostro sonno

con premura di figlia

e ci è madre

nell’attesa di un coro solo

nel risveglio

miracolo di tutte le sue voci

nel grido

Viva Palermo e Santa Rosalia!

 

(fotografia originale, scattata durante il Festino del 2012)

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